Le agevolazioni per la casa 2019

Dic 3, 2018

La manovra di fine anno non è ancora definitiva, proviamo comunque a riassumere le agevolazioni previste per le abitazioni a partire dal 1 gennaio 2019: allo stato attuale il DDL di bilancio 2019 e i decreti collegati sembrerebbero riproporre le detrazioni per mobili e grandi elettrodomestici, per il bonus verde, l’ecobonus, il bonus ristrutturazioni potenziato al 50%, il sismabonus e la detrazione del 65% per alcune spese rivolte al risparmio energetico.

Il bonus mobili e grandi elettrodomestici è previsto solo per interventi edilizi iniziati dal 2018. Lo prevede il disegno di legge di Bilancio 2019, che nel prorogare questa detrazione ha però circoscritto l’agevolazione agli interventi di recupero del patrimonio edilizio iniziati dal 1° gennaio 2018.  Attenzione ai lavori avviati nel 2017: in questo caso il bonus arredi/grandi elettrodomestici termina il 31/12/2018.

La detrazione, da ripartire tra gli aventi diritto in 10 quote annuali di pari importo, è calcolata su un importo massimo di 10.000 euro, riferito, complessivamente, alle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici.

Anche per le ristrutturazioni edilizie (manutenzioni straordinarie, ristrutturazioni, ripristino tipologico e restauro) si conferma un anno in più per la detrazione IRPEF del 50%; è confermata anche la proroga del raddoppio della spesa massima detraibile, da 48.000 a 96.000 euro dell’ammontare complessivo delle spese detraibili per unità immobiliare.

Sarà valido per tutto il 2019 anche il bonus verde, la detrazione IRPEF del 50% istituita dalla legge di Bilancio 2018 per interventi di cura, ristrutturazione e irrigazione del verde privato.

A seguito della proroga prevista nel disegno di legge di Bilancio 2019, quindi, lo sconto potrà essere fruito anche per  le spese sostenute nel 2019 per:

  • la sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi;
  • la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.

Prorogato fino al 31 dicembre 2019 anche l’ecobonus per gli interventi di riqualificazione energetica delle singole unità immobiliari. Il disegno di legge di Bilancio conferma anche per il 2019 l’articolazione dell’ecobonus delineata dalla legge di Bilancio 2018.

In particolare, lo sconto sarà pari al 50% per le spese relative agli interventi di:

  • acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi;
  • acquisto e posa in opera di schermature solari;
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione almeno in classe A (prevista dal regolamento UE n. 811/2013) o con impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili.

Per le caldaie a condensazione si potrà usufruire della detrazione del 65% nel caso in cui, oltre ad essere almeno in classe A, siano dotate di sistemi di termoregolazione evoluti (appartenenti alle classi V, VI o VIII della comunicazione della Commissione 2014/C 207/02).

Confermata l’aliquota della detrazione al 65% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2019 per:

  • l’acquisto e la posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti e fino a un valore massimo della detrazione di 100.000 euro (per beneficiare della detrazione è necessario che gli interventi effettuati portino a un risparmio di energia primaria pari almeno al 20%);
  • gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, assemblati in fabbrica ed espressamente concepiti dal fabbricante per funzionare in abbinamento tra loro;
  • l’acquisto e posa in opera di generatori d’aria calda a condensazione.

Nulla cambia per il sismabonus e il bonus unico per interventi antisismici e di efficientamento energetico, che resteranno in vigore fino al 31 dicembre 2021.

Si ricorda brevemente che il sismabonus è rivolto sia ai contribuenti soggetti all’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) sia ai soggetti passivi dell’imposta sul reddito delle società (IRES) e spetta per l’adozione di misure antisismiche su tutti gli immobili di tipo abitativo e su quelli utilizzati per le attività produttive, situati sia nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1 e 2) sia nelle zone sismiche a minor rischio (zona sismica 3).